E' curioso come Siculiana, piccolo centro dell'agrigentino, abbia fatto per tre volte da location per il cinema italiano, selezionata probabilmente per i caratteristici tratti del centro storico oggi un pò persi e sostituiti dall'architettura urbana post moderna adottata nella piazza dedicata al medico garibaldino Giuseppe Basile.
Sedotta e Abbandonata
Sedotta e abbandonata è un film italiano del 1964, diretto da Pietro Germi, interpretato da Aldo Puglisi, Saro Urzì, Stefania Sandrelli, Lando Buzzanca. Presentato in concorso al 17º Festival di Cannes, valse al protagonista Saro Urzì il premio per la migliore interpretazione maschile. La trama è quella di un padre siciliano che costringe al matrimonio riparatore il seduttore della figlia anche se l'uomo è già promesso all'altra figlia. Il film ironizza su quella Sicilia in cui salvare il cosiddetto "onore" è di importanza vitale e in cui sono le apparenze quelle che contano.Nel film si vede un'assolata piazza con alcuni alberi (sembrano) di ulivo e altissimi lampioni, la cupola sembra sembra non sia ancora dipinta a strisce bianche e rosse. Per un breve istante, durante l'arrivo in auto del maresciallo, è possibile notare il vecchio comune di Siculiana. Inoltre, quasi tutte le comparse "mute", sono cittadini Siculianesi. Nella calda estate 1964 la troupe cinematografica, in mancanza di alberghi, fu ospitata nel palazzo Agnello. Monica Vitti, protagonista del film, fuggì letteralmente da Siculiana, per l’afa, la mancanza di servizi di ogni genere, tra i quali l’acqua, e il ruolo del film che non piaceva. La sua fuga fu la fortuna della giovanissima Stefania Sandrelli che ebbe la parte (cit. Alphonse Doria).
Cadaveri Eccellenti
Cadaveri eccellenti è un film del 1976, undicesimo lungometraggio diretto da Francesco Rosi. Il film è stato presentato fuori concorso al 29º Festival di Cannes. In un paese immaginario (ma immaginabile) vengono uccisi alcuni alti magistrati. L'ispettore Rogas concentra i suoi sospetti su di un farmacista, ma quando la catena di omicidi raggiunge la capitale, le indagini si spostano sulle "frange" dell'estrema sinistra. Primo film sulla "strategia della tensione", ricavato da "Il contesto" di Sciascia.La scena si svolge in piazza Umberto I° proprio sotto al Monumento ai Caduti spogliato per l'occasione dalla vegetazione che lo circondava (vedi: La Torre Dell'Orologio). Tutta la piazza è ben visibile: la Torre dell'Orologio in decadimento, la Chiesa Madre con i campanili non ancora "restaurati" e la cupola è affrescata di recente in strisce bianche e rosse. E' possibile notare davanti all'ex guardia medica una grande palma, ce ne doveva essere un'altra accanto.
Porte Aperte
Porte aperte è un film di Gianni Amelio del 1990, ispirato all'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, pubblicato nel 1987, il film è un lucido resoconto sul potere, sulla giustizia e sulla passione. È stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 43º Festival di Cannes. Ha vinto il David di Donatello, la Grolla d'Oro per la regia, l'Oscar europeo e una candidatura a quello hollywoodiano. Superba l'interpretazione di Volonté e ottima quella dell'emergente Fantastichini.Nel video le scene girate nell'interno del cortile del Palazzo Alfani.